TEATRO IN PROSA DI GIUSEPPE GIACOSA ACQUAZZONI IN MONTAGNA _Commedia in due atti_ NON DIR QUATTRO SE NON L'HAI NEL SACCO _Commedia in un atto_ STORIA VECCHIA _Commedia in due atti_ TORINO F. CASANOVA, _Libraio-Editore_ Via Accademia delle Scienze (piazza Carignano) 1890 _Per guarentire la_ proprietà artistica _e la_ proprietà letteraria, _l'Autore e l'Editore hanno depositato copie di questo libro alla R. Prefettura di Torino, e si sono uniformati a tutte le disposizioni della Legge vigente._ Torino--Tipografia VINCENZO BONA. NON DIR QUATTRO SE NON L'HAI NEL SACCO COMMEDIA IN UN ATTO A MIO NONNO INTERLOCUTORI La signora LAURA. Il signor NORDI. SERVO. _La scena succede in una villeggiatura della signora Laura._ ATTO UNICO SCENA I. LAURA e NORDI. Laura è seduta presso un tavolino da lavoro e sta ricamando. È una giornata d'autunno. All'aprirsi della scena le finestre mettono ancora un po' di luce. (_Nordi entra_). LAURA Siete voi Nordi? Buonasera. NORDI Buonasera, signora Laura. Ci volete lasciare gli occhi? Che cosa fate con questo buio? LAURA Ricamo. NORDI A memoria? LAURA Che volete, sono così sola! Ad accendere i lumi mi s'allungano le serate. Fortuna che ci siete voi ad accorciarmele. NORDI I vostri ospiti son tutti partiti? LAURA Tutti. NORDI E lo dite senza nemmeno un sospiro! LAURA Quando ci lascerete voi? NORDI Posdomani. LAURA Digià? NORDI Grazie. Posdomani, proprio. LAURA La capitale vi attira. NORDI Oh Dio! LAURA E perchè allora? NORDI Ve l'ho pur detto ch'io sono mezzo padre. Mio nipote non vuol saperne di venir qui; conviene ch'io vada a raggiungerlo dov'è, se no... LAURA Se no...? NORDI Voi non lo conoscete. È tomo da farmi mille follìe in un giorno. LAURA È la sua età. NORDI Ed è la mia di cercare d'impedirnelo. LAURA Non vi fate più vecchio che non siate. NORDI Oh! non c'è pericolo. Ho quasi infilato il periodo in cui si cerca di parer più giovane. LAURA Quanti anni avete? NORDI Trentanove, e voi? LAURA Oh! oh! NORDI Reciprocità: non siamo tutti eguali davanti...? LAURA Davanti agli anni? No. A trentanove anni sarò una nonna, mentre voi siete in fiore. NORDI In frutto almeno. E voi rimarrete qui un pezzo ancora? LAURA Fino a dicembre. NORDI Così sola?! LAURA Perchè mi lasciate? NORDI Non parlatemene. Se sapeste come ci s'avvezza presto a star bene! Non le troverò più a Roma, le vostre serate. LAURA Venite a trovarle a Torino. NORDI Se lo potessi! LAURA Eh! non le trovereste neppur là. In città io passo tutte le mie sere in casa d'una amica, la signora Grandi. NORDI Un'amica! LAURA Oh già! Voi sarete come tutti gli uomini, i quali non credono che fra donne possa esistere amicizia. NORDI Non dico... ma... LAURA Pensate. NORDI Ecco. Le donne amiche sul serio fra di loro sono come le mosche bianche e difatti non ve ne hanno che di canute. LAURA Vi prego di credere che non mi tingo. NORDI Ed è per questo appunto che mi permetto di mettere in dubbio... LAURA La mia amicizia per tale che non conoscete. NORDI Parliamo chiaro: se ne facciamo questione di parole non ci sto più. Io, alla parola amicizia, ci dò un significato più alto ed esteso che d'ordinario non si usi. Se la volete adoperare nel senso comune, questa parola, allora non discuto e v'ammetto qualunque amicizia. LAURA Secondo voi, di amici veri non possono esservi che uomini. NORDI Sì, perchè l'amicizia è femmina. LAURA Uh! (_crolla le spalle_). NORDI No, no, non fate _uh!_ e non crollate le spalle, chè mi accorgo d'aver detto una cosa così vera e giusta, che non me ne credevo capace. LAURA Quanta modestia! NORDI La modestia fu quella che rovinò affatto la mia esistenza. LAURA Convien dire che sappiate mascherarle bene quelle rovine. NORDI Eppure è tale e quale, e mi spiego. LAURA E la nostra digressione sull'amicizia? NORDI Cicerone ne ha scritto un trattato, dove ne disse tutto il dicibile; lo avete letto? LAURA No. NORDI Neppur io. Lo leggeremo insieme, se vi piace. LAURA L'autunno venturo... dacchè partite... NORDI Ah! è vero! LAURA Fatemi intanto da Cicerone intorno ai vostri ruderi. NORDI Subito. Quando entrai nella vita... LAURA Vi hanno messo a balia... NORDI No, m'allattò mia madre; ma vi prevengo che se mi interrompete, io perdo il filo. LAURA Allora aspettate un momento che si portino i lumi, chè così nessuno poi vi disturberà più.--Tirate quel cordoncino. NORDI Questo? (_suona_). LAURA Grazie. E poi attizzate un po' il fuoco e... disponete le poltrone... (_Nordi eseguisce_). Così. SERVO La signora comanda? LAURA I lumi. (_Servo via_). NORDI Venite a seder lì... (_Laura eseguisce_). Che tempaccio umido. C'è fuori una nebbia così fitta, che la si potrebbe tagliare col coltello. Io non so proprio concepire come una signora bella, giovane e di spirito come voi rimanga per tanto tempo sola, in campagna. (_Il servo porta i lumi_). LAURA Una signora bella, giovane e di spirito come son io ama sentirselo dire da un uomo di spirito come voi.--Dunque la vostra storia? NORDI Eccola. E, prima di tutto, non avete mai pensato voi che ai tempi nostri si comincia a vivere troppo presto? Cominciando a professare quando non s'è anche fatta un po' di pratica, si ottiene di vivere del capitale invece che dei redditi, e si sfrutta il futuro, che potrebbe poi essere bello e soddisfacente, in pro dell'oggi, che non riesce fuorchè febbrile. LAURA E voi avete fatto così? NORDI Ho sciupato in erba quelle emozioni che la mia inesperienza non sapeva rendere gradevoli, e quando giunsi all'età in cui avrei potuto forse far meglio, mi trovai stanco, scorato e senza voglia. LAURA Finora la modestia non ci pare. NORDI Abbiate pazienza, ho premesse alcune osservazioni generali a mo' di prefazione. LAURA Io non le leggo mai. NORDI Sarà questa la prima. Vi parlerò naturalmente di quel che forma il perno intorno a cui si aggira la vita di un giovinotto che non debba pensare a guadagnarsela: la ricerca della donna. LAURA Naturalmente. NORDI Ebbene, ecco dove la modestia mi fu d'inciampo. Io non potevo credere, io novizio e timoroso, in mezzo a tanti pieni di fatuità e d'insolenza, i quali per me rappresentavano i tipi della perfezione, io non potevo pensare nemmeno che una donna volesse occuparsi pure un minuto di me, così ingenuo e poco loquace. LAURA Comincian tutti a quel modo. NORDI Io ebbi la mala sorte di continuare. Proprio. Mi ce ne volle del tempo per farmi certo che non ero da meno del gran numero. E quando giunsi ad aver questa convinzione... era troppo tardi. LAURA Come sarebbe a dire? NORDI Ah! vedete, signora Laura. Il corteggiare, lo scivolare sopra certi principii e certi doveri, il vestir d'oro il ferraccio, lo stringere la mano al marito e la vita alla moglie, il cercare di convincermi a forza di paradossi e di sofismi, sono cose all'infuori della mia natura. Senza essere un Catone, non vado d'accordo con Alessandro Dumas figlio. LAURA Alla buon'ora! NORDI Che gli uomini ammogliati predichino questa morale, ciò non fa effetto di sorta, perchè li scotta troppo l'argomento. Bisogna dunque che siamo noi scapoli a predicarla, e se non fosse altro, vorrei farlo per vezzo. Ho oramai piene le orecchie di questa facile indulgenza gridata su tutti i tuoni, e mi par ora di cambiare il numero della suonata e la chiave dello strumento. Certe teorie nate stantìe, finchè sono giovani reggono in grazia di un po' di fuoco che le galvanizza; ma quando alle grinze ed alla povertà della natura si sovrappongono le grinze del tempo che le ha frustate, mi cascano proprio davvero. Insomma, se queste teorie sono nuove, io grido che la novità è nata morta, e faccio evviva al vecchiume. LAURA Com'è cosa rara che un uomo parli come voi, all'età vostra e nella vostra posizione! E le cose rare sono preziose. NORDI Sventuratamente è cosa più rara ancora che una donna... LAURA Non epiteti, per carità. NORDI Che una donna... come voi applaudisca sul serio a simili ragionari. La maggior parte griderebbe allo scandalo a sentire il contrario... ma... è così bello poter gridare allo scandalo! Ed è per questo che quando ebbi coscienza di me, mi accorsi che era troppo tardi. LAURA Non capisco. NORDI La cosa è semplicissima. Io ho la debolezza di voler fare quello che penso, e per lo meno, di volermi astenere da quanto cerco di mostrar falso. Perciò, chiusa la via agli amori di contrabbando, e non volendo rinunziare del tutto all'amore, non mi rimaneva che una porta sola per entrare nel tempio: quella del matrimonio. LAURA Ebbene? NORDI Ebbene, finchè il matrimonio m'apparve vestito, di tutti i più lusinghieri colori, di tutte le più morbide delicatezze, io dubitai di me stesso e non cessai di far dubbio su di me che per dubitare degli altri. LAURA Di tutti gli altri? NORDI È un dubbio collettivo, che riguarda tutta la specie, e nessun individuo; ma non è meno dubbio perciò. Che ci volete fare, temo che cadrei in disaccordo con mia moglie su troppe cose; e poi nella mia parte di osservatore ne vidi tante delle vicende, che ho preso paura. LAURA Ciò dipende dalla lente del vostro occhialino. NORDI Sarà benissimo, ma ormai la vista ci s'è avvezza a quella lente. Io sono come colui che avesse assistito a tanti scontri di convogli sulle strade ferrate, da non osar più metter piede in un vagone. LAURA Sarebbe un errore di calcolo. Di simili sventure ne accadono in media, supponiamo, cinque volte su cento. Ora, chi ne abbia passate quattro, ha novantacinque gradi di probabilità contro uno che non gli capiti la quinta. NORDI Un grado contro mille è più che sufficiente per mettere paura; e riflettete che non si sa mai quando s'abbia da cominciare a contare, perchè le quattro passate potrebbero benissimo appartenere ad un centinaio passato anche lui. LAURA E per simili paure avete rinunziato al matrimonio? NORDI Assolutamente. LAURA A che servono allora le vostre buone teorie? NORDI A teorizzare e ad ogni modo a sminuire il pericolo pei nostri figli. LAURA Pei vostri figli! Uno scapolo! NORDI Voglio dire pei vostri... Uhm... per la generazione ventura. LAURA Assolutamente avete detto? NORDI E lo ripeto. LAURA E quando sarete vecchio?... NORDI La solita antifona. Dovrei prender moglie per egoismo? LAURA Un pochino... è permesso. D'altronde, quella che potrebb'essere vostra moglie, non diventandolo, invecchierà zitella, e quindi... il vostro può essere un egoismo in due. NORDI Mancano mariti possibili al mondo! LAURA Più che ragazze--e se tutti dicessero come voi! Fortuna che sono propositi codesti... NORDI Pensatela come volete. LAURA La... Quanto tempo v'ho da concedere per la conversione? NORDI E voi? LAURA Io?! NORDI Sì voi, perchè non predicate coll'esempio? LAURA Non mi son forse maritata io? NORDI Ma perchè non vi rimaritate? LAURA Grazie... no. NORDI Ah! LAURA C'è una differenza. NORDI In mio favore! Voi che lo sperimentaste il matrimonio... non ci tornate più. LAURA La colpa è degli uomini! NORDI Oh! io non vado tanto in là, e non cerco chi abbia colpa... Constato il fatto. LAURA Sapete che i miei ospiti sono partiti mezzo in collera con me? NORDI Perchè? LAURA Perchè appunto mi volevano dar marito. NORDI Chi? LAURA Si denunzia il peccato e non il peccatore. NORDI E voi avete ricusato? LAURA Su due piedi. NORDI E lo conoscevate il... peccatore? LAURA Da dieci anni. NORDI Non vorrei essere in lui. LAURA Oh! lui od un altro sarebbe stato lo stesso; è la cosa che ricuso. NORDI E non la persona? LAURA Insolente. NORDI Ebbene, guardate che differenza di opinioni. Io, tanto irremovibile nel proposito di rimaner scapolo, non capisco perchè voi vogliate restar vedova. LAURA Così... Se ve ne avessi da dire il perchè non saprei. NORDI Ah! lo fate da dilettante. LAURA Ho cominciato a ripetermi che non mi sarei rimaritata, mi sono avvezza a questa idea, ed ora il vedovato è in me una seconda natura. NORDI Sì, ma la prima sarebbe lo stato coniugale. Dacchè mi avete ammesso nella vostra preziosa intimità, e dacchè mi se ne porge l'occasione, permettetemi che vi dica che ho pensato più volte alla vostra posizione e che mi son sempre più convinto che non la potete durar così. LAURA Grazie. NORDI Per noi uomini, la solitudine, la vera solitudine non esiste. Padroni di noi, accetti dappertutto anche malgrado le nostre pecche e sovente in grazia a quelle, allorchè la società e le distrazioni hanno smarrito il nostro indirizzo, a noi ci sovviene del loro e le cerchiamo dove sono. Un vecchio scapolo, purchè non sia un orso, è qualche cosa di piacevole, di malizioso e di elegante che vi ricorda i marchesi del tempo di Molière. Ma una donna! Gli uomini sono grossolani, voi lo sapete, vi stanno d'attorno finchè ci trovano il tornaconto e poi... Io naturalmente, se avrò vita, vi chiederò sempre in autunno un posticino su queste poltrone, ma e l'inverno, il lungo inverno, senza contare che ci sono due altre stagioni... credo. LAURA Vi lascio finire; notate che vi lascio finire. NORDI E noto che me ne fate invito. Ho presto detto. Invece io vi vedo di qui, madre di un ragazzo e di una ragazza... LAURA E perchè non di due maschi? NORDI Come volete, non ci tengo al sesso; ed osservo che mi avete interrotto. Un altro difetto del nostro secolo, è quello di trascurare troppo la poesia intima di certe scene fiamminghe. Che non se ne vogliano riconoscere altre, no, e peggio se questa sentisse d'incenso, o di unzione; ma, alla buona, senza volerne trar la morale, osservandola come un fatto, mi par bella, serena e soave... Ebbene, di una di queste scene fiamminghe io vedo in voi il personaggio più luminoso... Voi... e non adopro epiteti volgari, siete una donna di cuore, e seria, non leggete troppi romanzi, e non sillogizzate sulla misera condizione del vostro sesso; voi sareste insomma... scusate, una buona madre di famiglia... Perchè non fare di diventarlo? Io ci metto un po' di egoismo sapete in questi consigli! E penso che quando fossi vecchio, verrei qui a scaldarmi al fuoco della vostra intimità, a conversare con vostro marito che sarebbe un uomo... ammodo, a farmi importunare dai vostri... figliuoli, poichè li volete tali... dai vostri figliuoli di cui incoraggerei le scappate, ed a cui insegnerei i paroloni grossi, che stan così bene a disagio in quelle piccole bocche di rosa.--Che ve ne pare? LAURA Voi parlate come un libro stampato... Soltanto... che bisogno avete di insegnarli ai figliuoli degli altri i paroloni... Tutto questo idillio... Si dice idillio? NORDI Sissignora. LAURA Tutto questo idillio, che voi dipingete così bene, perchè non usufruttarlo per conto vostro? NORDI Ma ve l'ho già detto... il pericolo che l'idillio abbia a farsi omelia. D'altronde, una famiglia, io ce l'ho; un figliuolo; ho mio nipote. Un figliuolo sui venticinque anni. Posdomani io parto per Roma e lo troverò là ad aspettarmi, giovane, bello, elegante, protetto dalla mia esperienza, e troverò la mia stanza ben in assetto, e saremo sempre in due a tavola, e benchè io non abbia che qualche pelo grigio, pagherò i suoi debitucci come se fossi uno zio canuto. Ah! voi non lo conoscete mio nipote. È laureato da ingegnere e professa... consigliando alle signore il modo di adornare il proprio salotto. Non è ricco, ma io lo sono; ha un cuore grosso come la cupola di San Pietro e pieno di buoni propositi. Tutti gli anni mi promette di darsi sul serio al lavoro e va ad iscriversi nello studio di qualche celebrità, dove il principale che lo incontra sovente nel mondo gli usa mille cortesie e gli dà a leggere i giornali. Una cosa sola mi pesa a rimanere scapolo, ed è il pensiero che risalendo in linea retta nella mia famiglia, non trovo nessuno de' miei padri che me ne abbia dato l'esempio. LAURA Tutti i vostri argomenti reggono per me pure. Se voi foste capace di credere all'amicizia fra donne... NORDI Sì, quella signora con cui passate le sere a Torino... LAURA Quella... siamo cresciute insieme, ci vogliam bene come due sorelle, suo marito è un brav'uomo, i suoi ragazzi mi chiamano zia. La sera Grandi mi viene a pigliare e mi riconduce; in casa sua convengono due o tre uomini di garbo, i quali non giuocano e non ci fanno la corte, si parla sul serio come facciamo voi ed io... e poi... venite a provare e ve ne farete persuaso. NORDI Lo sono digià. E la conclusione di tutto questo discorso qual'è? LAURA Che voi non volete prender moglie. NORDI Nè voi marito... Si può esser più d'accordo? LAURA Mi permettete ora di continuare il mio ricamo? NORDI Fate. Io metto una legna. LAURA Qui c'è il giornale. NORDI Grazie (_lo piglia e si mette a leggere; e lei a ricamare_). Lo leggete mai il giornale voi? LAURA Perchè? NORDI Perchè c'è ancora su la fascia suggellata. LAURA No, non lo leggo mai. NORDI E perchè vi ci abbuonate? LAURA A voi non arrivano che gazzette di Roma, ed io vi voglio al corrente delle novelle di Torino, perchè me le possiate dire. NORDI Cerco allora... Ecco qui: _Consiglio Comunale_. LAURA Voi partite posdomani irrevocabilmente? NORDI Irrevocabilmente. LAURA Il mattino? NORDI Senza dubbio. LAURA E non verrete quest'inverno a fare una scappata a Torino? NORDI Eh! difficile. LAURA Se vi lusingate ch'io m'aggiunga al novero di quelli che compiangono il deserto che è diventato Torino, la sbagliate lunga... NORDI Oh! non ci appartengo neppur io a quel novero... finchè a Torino ci sarete voi. LAURA Un complimento! È il primo di stasera. NORDI Ma non sarà l'ultimo. LAURA Si vede che il mio giornale vi desta molto interesse. NORDI Per carità, togliete quel pronome possessivo. Il vostro giornale! Che orrore... Se non vi conoscessi, vi piglierei per una _Permanente_. LAURA Dunque c'è nulla che possa farmi attenta? NORDI Uh!! Ci sono i fatti varii... _Esempio di longevità_. LAURA C'è altro? NORDI _Le miniere di carbon fossile nel Kentuki_... È un giornale istruttivo il vostro! LAURA Teatri... non c'è cronaca? NORDI Non ci so cercare in questa gazzetta. LAURA Già... non è il _Fanfulla_! NORDI No?... Non me n'era accorto. Aspettate: _Esempio da imitarsi_... Vediamo quest'esempio. LAURA Ed imitiamolo. NORDI (_leggendo_) «La nostra città perde uno de' suoi più egregi, colti e laboriosi cittadini.» LAURA Esempio da imitarsi. NORDI Aspettate (_legge_): «Ma noi non possiamo dolercene, pensando al valoroso acquisto che ne farà il Parlamento...» Eccolo l'esempio..... Esempio di magnanimità, ed io voglio imitarlo, e non me ne dolgo neppur io... Continuo? LAURA Come volete, tanto non ci sto attenta. NORDI (_legge e poi sospende_) Oh! Oh! Come si chiama il marito della vostra amica? LAURA Ebbene... Grandi. NORDI E poi? LAURA Achille. NORDI Dottore? LAURA Ma perchè? Sì, dottore. NORDI Me ne duole... LAURA Insomma che cos'è? NORDI Vedete... L'esempio non è la città, non il giornale, e non siamo noi a darlo... è lui, il dottore Achille. LAURA Favorite... NORDI (_leggendo_) «Il dottore Achille Grandi, appena conobbe il risultato della votazione di domenica che lo eleggeva a deputato...» LAURA Deputato! NORDI «Annunziò ai propri amici che egli, malgrado la numerosa clientela che possedeva a Torino, si sarebbe, fin dal prossimo dicembre, stabilito alla capitale... insieme colla propria famiglia.» LAURA Non è vero. NORDI (_dandole il giornale_) C'è scritto. (_Laura legge e rimane pensierosa ed afflitta_). NORDI Però, ci potrebb'essere errore... Io, per esempio, non ho veduto... alcun giornale finora... ne devo aver due con me... cerchiamo. (_Trae di saccoccia alcuni giornali e lettere, fra le quali una suggellata_) (_Laura lo guarda con ansietà_). NORDI Che vuol dir ciò? LAURA Una lettera suggellata. NORDI Ah! è di mio nipote... Me l'ha consegnata il fattorino mentre entravo da voi... Qualche appello alla borsa. LAURA Leggetela e... datemi quei fogli... NORDI Permettete? (_Le consegna i giornali_). (_Laura si mette a leggerli uno dopo l'altro_). NORDI (_dopo letto un po'_) Ah! l'imbecille! LAURA Che cos'è stato? NORDI Scusate... (_Legge con più avidità, si fa triste in faccia, e poi s'asciuga una lacrima_). LAURA Vostro nipote è malato? NORDI Lo fosse... l'imbecille... è partito. LAURA Partito! NORDI Per l'America... già... Il rimorso del far nulla lo ha preso... Gli hanno offerto, che so io, degli intraprenditori...di costruzion... Insomma... leggete... (_Le dà la lettera e siede angosciato su di una poltrona_). LAURA (_dopo letto, s'avvicina a Nordi, gli rende la lettera e gli porge la mano_) Coraggio, Nordi. NORDI Avete trovato? LAURA Che? NORDI La conferma dell'elezione? LAURA Mi par bene... NORDI Ah! (_Sorride con un sorriso pieno di lagrime_). (_Laura apre il pianoforte e si mette a cercarvi qualche motivo_). NORDI Com'è sonora la vostra sala... Un momento fa, quando leggevo, ci sentivo mille echi: la si direbbe disabitata... c'è umido e freddo... Aggiusto il fuoco... (_Siede daccanto al fuoco e sta colle molle sospese in mano a guardare i tizzoni_). LAURA E nemmanco me n'hanno scritto! L'amicizia. Ah! il marito è deputato! Già gli uomini sono tutti ambiziosi... (_volgendosi verso Nordi_) tutti... NORDI (_discorrendo fra sè_) No, non bastano più... LAURA Come, non bastano più?... NORDI C'erano gli zii d'America... Adesso non bastano più... ci vogliono i nipoti. LAURA Almeno vostro nipote ve ne ha dato notizia. NORDI Bella cosa... a suo zio... quasi padre! Ma dopo me l'ha data... LAURA E poi in ogni caso, il movente che lo indusse a partire è buono e lodevole! NORDI Ci dev'essere qualche donna di mezzo... LAURA Oh! naturale! NORDI Naturale sicuro... Non si passa l'Oceano... per... rimorso di far nulla. LAURA Qualche americana. NORDI No, no, qualche europea che l'avrà lusingato per un po'... e poi... crac... LAURA Uno scontro di strade ferrate. NORDI Ho fatto bene a non ammogliarmi. LAURA Ed io... NORDI Oh! voi! Gli uomini... almeno sono più... LAURA Stiamo a vedere che è una donna vostro nipote! NORDI Mio nipote, in fin dei conti, era padrone di sè, e sapeva che io non abbisognavo punto di lui... Non importa, era la mia giovinezza! LAURA Corretegli dietro. NORDI Oh! tornerà... Mi rincresce delle vostre serate. Non avevo ragione quando dicevo che le amiche...? LAURA Gli amici... saranno diversi... NORDI Sì... ne sono una prova... LAURA Voi? NORDI Io mi professo vostro amico vero e sicuro. LAURA Grazie di questa buona parola. (_Nordi s'alza_). Volete andarvene digià? NORDI È l'ora della vostra cena, a momenti; e poi abbiam bisogno tutti e due di star soli. LAURA Per avvezzarci. NORDI (_si vede nello specchio che sta sul camino_). Oh! signora Laura. LAURA Che? NORDI Una ciocca di capelli bianchi. LAURA Dove? NORDI Qui sulle tempia... la vedete? LAURA È vero. NORDI Ed è triste, sapete!... Non avrei mai creduto di dover lamentar gli anni così presto... Mi sento proprio vecchio... LAURA Dovreste rimandar la vostra partenza, dacchè non c'è più vostro nipote. NORDI Poh! LAURA Per farmi piacere. NORDI No, è meglio che vada. LAURA Per distrarvi? NORDI E... anche... LAURA Grazie... non è il secondo complimento questo... NORDI Perdonatemi, non so dove m'abbia la testa... buona sera. LAURA Tornerete a salutarmi almeno? NORDI Oh! domani senza fallo. LAURA Buonasera... (_Nordi via_). SCENA II. LAURA e SERVO. (_Laura siede daccanto al fuoco, poi s'alza e si dispone a scrivere, poi smette e suona un campanello. Pausa_). SERVO La signora ha suonato? LAURA E la cena? SERVO La signora ha dato ordine che si anticipasse? LAURA No... Ma neppure ho ordinato un ritardo... e voglion esser le dieci e mezzo. SERVO Il pendolo della signora non segna che le otto. LAURA (_guarda all'orologio_). È vero. Che serate eterne... andate. SERVO Debbo sollecitare in cucina? LAURA Sì..... no... fate come volete. (_Servo via--Laura torna a sedere accanto al fuoco_). Berta e Laurina avrebbero dovuto scrivermi almeno... povere bambine! Come piangerà la Laura, a non veder più la sua madrina! Oh! che...! vita nuova... paesi nuovi... ed io... Farò fuoco delle mie legna... Le otto soltanto! (_Prende un giornale_). Prima rappresentazione della _Famiglia_..... commedia..... (_smette_). La famiglia! Quanto tarderò a scoprirne in me pure dei capelli bianchi?! Povero Nordi... Con questo tempaccio e con questa melma, mezz'ora di sentiero fra i prati..... Se ci avessi pensato..... l'avrei fatto ricondurre in carrozza... Smemorata! Ma e perchè, anche lui, andarsene così presto e di sbalzo?... buonasera e via... senza nemmanco toccarmi la mano..... Poveretto! (_Va al tavolino e si mette a ricamare_). SCENA III. NORDI e detta. (_Nordi entra senza che Laura lo veda; giunto a metà della stanza tossisce_). LAURA Siete voi Giovanni? NORDI Son io. LAURA Nordi? Come va... avete dimenticato qualche cosa? NORDI Appunto... Ho dimenticato di chiedervi la mano... LAURA Ebbene, ci ho pensato... eccola (_gli dà la mano_). NORDI Per quanto tempo? LAURA Oh! per poco... ne ho bisogno pel mio ricamo. NORDI Me la ritornerete? LAURA Sempre che vogliate... Non siete voi mio amico? NORDI Sì davvero... solo... vorrei... che me la ritornaste... in presenza... di una terza persona. LAURA Di una terza persona? NORDI Sì... del sindaco, per esempio, e... per lasciarmela... sempre... LAURA (_guardandolo_) Una domanda di matrimonio? NORDI Formale. LAURA Colle vostre teorie? E gli scontri dei convogli? NORDI Faremo di non viaggiare. LAURA Che uomo strano! NORDI Ebbene? LAURA Veramente, le idee che ho manifestate... NORDI Sono idee... e nulla più. SERVO La signora è servita... LAURA Rimanete a cena con me... Ne parleremo. Colleretto Parella, 1872. FINE DELLA COMMEDIA. --- Provided by LoyalBooks.com ---